“Un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla”.

Cesare Pavese – Il mestiere di vivere

 

Lunedì 11 marzo il nuovo singolo di Marco Masini “Io ti volevo” sarà in tutte le radio e in tutti i negozi digitali.  Il brano inedito fa parte dell’album in uscita intitolato “La mia storia piano e voce”; la prima volta in cui il cantautore toscano propone il suo repertorio in assoluta solitudine.

Marco vive la sua esistenza a “mani nude e cuore aperto” e le canzoni che interpreta sono sempre il riflesso di quello che è in quel momento. Anche “Io ti volevo” ha una sua ragione di esistere: serve per compiere un percorso di superamento della fine di un amore.

Il brano è intenso, accorato e avvolgente. Ma più di tutto… vero. Saranno in molti a ritrovarsi in questa canzone in cui traspare la consapevolezza di accettare che l’amore è definitivamente finito e che nel finire, lascia completamente disarmati. Sembra scontato… ma non lo è.

Se la fine di un amore sopraggiunge in maniera improvvisa ed imprevista, all’inizio si tende a negare il tutto o quanto meno a minimizzare. Marco è realista e maturo e non cade nella trappola che la sua lei, forse, ritornerà. Nessuna cupezza ma un lacerante dolore che Marco, per superare, condivide con il suo pubblico. In “Io ti volevo” sono espressi i dilanianti sensi di colpa che si provano in occasione di un addio sentimentale.

Marco agisce e reagisce. Con “Io ti volevo” fa qualcosa di positivo per se stesso, per riempire il vuoto della mancanza della persona amata. La natura umana aborrisce il vuoto, soprattutto nell’area dei comportamenti e delle emozioni umane. Marco ne è consapevole e per colmare, pur parzialmente, questo vuoto, usa “Io ti volevo” come un aiuto poetico per andare avanti. La fine dell’amore rappresenta anche un momento di crescita, di rafforzamento delle proprie capacità di superare le difficoltà. Se ci si riesce saremo sicuramente più forti e più maturi.

Testo

IO TI VOLEVO

Prima di andar via c’è qualcosa che voglio dirti adesso

E mi ascolterai anche se per te oramai è lo stesso

Non ci crederai, forse riderai, ti sembrerò un po’ fuori tempo

Ma la verità è che non ho avuto mai niente di più bello di te, di te confesso

Io ti volevo vivere ma ti sapevo uccidere

Io ti volevo stringere ma non ti sapevo prendere

Io ti volevo complice ma ti sapevo escludere

Io ti volevo fragile e ti lasciavo piangere

Io ti volevo cogliere ma non ti lasciavo crescere

Io ti volevo vincere e ti ho saputo perdere

Ma ti volevo ti volevo ti volevo

Poi sei andata via e stavolta sai sono io che ho pianto

Ed ora non ho più quel potere che

Che ti inchiodava accanto

Non ci crederai, forse riderai, ma se ti salvi sono contento

Libera da me

E ora sono io schiavo di un ricordo di te, di te confesso

Io ti volevo vivere ma ti sapevo uccidere

Io ti volevo stringere ma non ti sapevo prendere

Io ti volevo complice ma ti sapevo escludere

io ti volevo fragile e ti lasciavo piangere

Io ti volevo docile e non ti lasciavo scegliere

Io ti volevo vincere e ti ho saputo perdere

Ma ti volevo ti volevo ti volevo

Perché la verità

È che non ho avuto mai niente di più bello di te.